Bonus chef

Dopo due anni di stallo, le domande per il bonus chef sono state sbloccate. 

Il bonus chef è una misura che sostiene il settore della ristorazione, attraverso la concessione di un credito d’imposta* a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti – Si legge nella piattaforma rilasciata dal Ministero delle Imprese e del made in Italy.

Si tratta di una delle misure previste dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178 del 30 dicembre 2020), in seguito attualizzata dal Decreto Milleproroghe 2022.

Il bonus non concorre alla formazione del reddito (ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP) e non influisce neppure sul rapporto di deducibilità.

Il credito può inoltre essere ceduto ad altri soggetti, come per esempio banche ed altri intermediari finanziari.

Chi può beneficiare del bonus chef

Possono usufruire della misura tutti i residenti in Italia, nel pieno godimento dei diritti civili, che dal 1° dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 o parte di questo, abbiano esercitato l’attività di cuoco professionista in quanto:

  • lavoratori dipendenti;
  • lavoratori autonomi con partita Iva, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0;
  • alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti, oppure come titolari di partiva IVA per attività di cuoco professionista, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021.

Cosa copre il bonus chef

Il bonus può compensare fino al 40% degli acquisti di beni funzionali all’esercizio dell’attività, per un importo massimo di 6.000 euro per ogni contribuente. 

In particolare, il bonus copre le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, per:

  •  macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari; 
  • strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione; 
  • corsi di aggiornamento professionale.

Le modalità di pagamento devono inoltre consentire la piena tracciabilità delle spese, l’identificazione dell’intestatario del beneficio (che deve infatti corrispondere al titolare del conto corrente usato per i pagamenti) e la riconducibilità degli acquisti alle relative fatture o ricevute.

Non rientrano nel bonus tasse e imposte; l’iva è ammessa solo se rappresenta un costo non recuperabile.

Come fare domanda

Si può richiedere il bonus accedendo alla piattaforma rilasciata dal Ministero delle Imprese e del made in Italy , tramite identità digitale, dal 27 febbraio al 3 aprile 2023.

 
*Il credito d’imposta è un credito verso lo Stato che riduce l’ammontare di debiti o imposte dovute e, in alcuni casi, viene restituito attraverso la dichiarazione dei redditi.